Il Comitato è al lavoro
IL COMITATO E’ AL LAVORO
Continua l’attivita’ del Comitato Promotore del Parco Nazionale del Catria – Nerone, Alpe della Luna e Alta Umbria. Un fitto calendario di incontri (in atto) con le Amministrazioni dei comuni interessati. Si tratta di incontri informativi, durante i quali vengono illustrati i vantaggi dell’istituzione di un Parco Nazionale e vengono nel contempo valutate le possibili criticità e ipotizzate soluzioni.
Gli incontri, che hanno carattere puramente divulgativo, si svolgono in un clima di rilassata cordialità, non rappresentando un impegno, ma una sorta di percorso formativo.
I soci del comitato (in continua crescita) sono cittadini di ogni genere, associazioni varie, operatori del turismo, professionisti, ecc. E non cessano di ricordare che “l’idea, che non è certo nuova (un progetto per un parco Catria e Nerone esiste dagli anni settanta) nasce in fondo anche dalla “disperazione”. Si constata che i piccoli centri montani della nostra area appenninica, a prescindere dalla loro collocazione amministrativa, soffrono di una sorte di “morte lenta”, un continuo dissiparsi del tessuto sociale dovuto principalmente (ma non esclusivamente) alla costante erosione demografica. Nessuna delle iniziative intraprese nei decenni (anche quelle di maggiore successo) dai vari comuni, dalle pro loco, dalle unioni montane e da qualsiasi altro ente sembra fin qui in grado di sortire effetti reali e duraturi. Nessuna iniziativa infatti, è o è stata così incisiva e strutturale come quella di istituire un ente sovraordinato, una sorta di “provincia autonoma” che, senza voler rivedere alcun confine o assetto esistente, permetta però di creare una nuova realtà, superiore a questi confini e in qualche misura “autonoma”. Una realtà che finalmente unisca luoghi che hanno molte cose in comune, debolezze comprese. Ma anche uno straordinario punto di forza costituito da un ambiente naturale di qualità superiore rispetto a quello delle aree circostanti. Un Parco Nazionale serve a definire, proteggere e valorizzare il bene maggiore dei nostri tempi, l’ambiente naturale, oggi valore assoluto e spazio ricreativo imprescindibile per l’intera popolazione occidentale. L’intento del Comitato è quello di convincere amministratori e cittadini che, attraverso la protezione e la valorizzazione dell’ambiente naturale si possano ribaltare i concetti di “centrale” e “periferico” e di dare quindi nuova vita e nuove risorse alla nostra area montana, alla nostra gente. Per questo è necessario ragionare in grande. Non Riserve o Parchi Regionali di dimensioni medio piccole, ma un grande territorio, indipendente dal comportamento delle regioni, che perlopiù non sembrano in grado di gestire la partita aree protette, né sul piano culturale nè su quello economico. Quello che serve è un Parco Nazionale, dotato di risorse proprie, con trasferimenti annuali diretti e sicuri e quindi con un bilancio indipendente dagli umori degli enti locali. Risorse sicure finalmente, per la montagna e per chi ci vive.
Il Comitato continuerà la propria opera divulgativa incontrando le istituzioni e la gente.
Per dare corpo a quello che per ora è un sogno, sono necessarie convinzione e coralità, comunione e sincronia negli intenti. Ma sappiamo che stiamo dialogando con comunità che da sempre hanno consuetudine e familiarità con orizzonti diversi da quelli meramente amministrativi. Vi sono legami forti tra i due versanti dell’Appennino e vi è sui crinali quanto di meglio rimanga di una natura che la presenza umana ha confinato sulle aree montuose. E’ ora che la “marginalità” divenga il centro di un grandioso progetto.
(nella foto una delegazione del Direttivo del Comitato incontra i sindaci di Sansepolcro e Badia Tedalda)
Il Consiglio Direttivo del Comitato